martedì, agosto 21

La fine del viaggio

Questo è l'ultimo post che scrissi a fine viaggio ma che poi non ho mai pubblicato. E' il post di un viaggiatore euforico per il suo ritorno a casa e per il suo viaggio appena concluso. E' un Daniele ormai superato ma è un Daniele che mi manca.

Negli ultimi giorni di viaggio alle pendici del monte Kinabalu sono successe tante cose speciali ma per qualche ragione, almeno queste le voglio tenere solo per me.

Vado a fare la spesa, passeggio sotto la pioggerellina, saluto le ragazze in divisa scolastica, danzo tra le macchine sulla rotatoria, gioco col micio. Sono in Borneo, sono solo, sono nel punto più lontano da casa di tutto il viaggio, non ho una dimora fissa, non ho sicurezze. Come in quei primi giorni a Bangkok. Ma adesso qui così ci sto proprio bene, sono principe della situazione. Mi sento nel posto in cui vorrei essere adesso, la mia mancanza di sicurezze non mi spaventa più delle formiche giganti borneane, come se fosse proprio quella la parte più divertente. Sono cresciuto dal quel primo giorno a Bangkok.

E poi nebbia come fossi in una nuvola, la montagna, immensa, che domina il paesaggio. Pace. Quattro passi accanto al lago delle ninfee e di nuovo tutto quello che ho di concreto in spalla. Tutto sommato non pesa molto. Per saggiare la libertà estrema basta solo uno zaino con dentro qualcosa che ti ricorda vagamente casa. E poi ancora gli ultimi quattro giorni che sono valsi tutto il viaggio.

Son partito con tante domande e son tornato con qualche risposta e tante nuove domande.

Cosa è rimasto di tutto questo? Rimangono ricordi, l'inglese e qualche souvenir. E se un giorno dimenticherò tutto questo? ogni tanto mi alleno per vedere se mi ricordo ancora alcuni particolari della thailandia e mi accorgo che alcune cose sono già dimenticate. Però è stato bello quel presente durato 3 mesi. E poi rimangono quelle quasi impercettibili modifiche alla personalità, al modo di vedere, al giudicare le cose su nuove piste.

Non voglio smettere mai di viaggiare come se smettere fosse deleterio, fosse una non-vita un film tenuto in pausa. Amo questa vita intensa e sbarazzina. Sei sempre tu con uno sfondo e una maschera diversa, e ami e odi ciò che vedi e senti, ti commuovi e ti incazzi e sei sempre in prima linea, coi sensi all'erta perchè non sai ancora cosa capiterà il giorno dopo. Vivi esclusivamente il tuo presente e sei ottimista per il tuo futuro. E cambio piano piano, mi evolvo lungo i meridiani di questo pianeta, sono sempre forse un po migliore, smusso ogni volta un po di più i pezzi di me o almeno così credo che sia. Viaggiare non serve a niente. Non si costruisce niente, è tutto astratto. Costruisci te stesso, ecco. E così arrivi a non avere nulla ma avere tutto ciò che serve per essere. Non essere ingegnere, dottore, calciatore. Essere e basta.


Scegli un posto, scegli il tempo o il denaro, scegli il colore del tuo cielo, scegli il lusso o l'autentico, scegli l'alba o il tramonto, scegli la lingua con cui vuoi esprimerti, scegli un mezzo di trasporto, scegli il tuo sottofondo musicale, scegli l'età che vuoi avere, scegli la vita che vuoi vivere.
Certo che puoi.






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